Siria, raid regime con bombe a grappolo e napalm

Siria, raid regime con bombe a grappolo e napalm
Intensi bombardamenti aerei e di artiglieria da parte del governo siriano sono in corso in Siria in zone fuori dal controllo delle forze lealiste a Damasco, Daraa, Hama, Idlib e...

Continua a leggere con la nostra Promo Flash:

X
Scade il 29/05
ANNUALE
11,99 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1,00 €
6,99€
Per 6 mesi
SCEGLI
2 ANNI
29 €
159,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Intensi bombardamenti aerei e di artiglieria da parte del governo siriano sono in corso in Siria in zone fuori dal controllo delle forze lealiste a Damasco, Daraa, Hama, Idlib e Aleppo. Lo riferiscono fonti concordanti sul terreno a conferma di quanto affermato in precedenza dall'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus) e da media panarabi. Le fonti affermano che gli attacchi sono condotti con armi convenzionali, ma anche con armi considerate illegali dal diritto internazionale, come le bombe a grappolo e bombe incendiarie al napalm.


Secondo le fonti, quartieri ribelli di Damasco - come Tishrin, Qabun, Barze - sono presi di mira dall'artiglieria governativa. In maniera analoga, l'aviazione di Damasco ha condotto raid aerei su Daraa, nel sud, nelle regioni tra Hama e Idlib e nei distretti a ovest di Aleppo, nel nord del paese.

L'attacco americano contro una base aerea siriana dimostra «la completa riluttanza» degli Stati Uniti a interagire con la Russia per la crisi siriana: lo ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov. «Gli Stati Uniti hanno in questo modo dimostrato la loro completa riluttanza a interagire sulla questione siriana in qualsiasi modo e a prendere in considerazione i reciproci interessi e preoccupazioni», ha detto Peskov. Lo riferisce l'agenzia Interfax.

«Il ricorso alle urne, attraverso regolari elezioni, è l'unica soluzione per la Siria e per tutti i Paesi della regione». Lo ha detto il presidente dell'Iran, Hassan Rohani, nel corso di una conferenza stampa. ?Le urne costituiscono l'unica soluzione - ha detto Rohani -. Se tutte le nazioni della regione si affideranno alla urne, vedranno i loro problemi ridursi gradualmente fino a scomparire del tutto«. Per la Siria »ci auguriamo di vedere presto la realizzazione di riforme«, ha aggiunto, perché »questo è di vitale importanza«.

«Con il bombardamento degli Usa come reazione all'attacco chimico si rischia adesso un scontro

militare fra superpotenze, Usa e Russia». Lo dice il candidato alla cancelliera dell'SPD Martin Schulz, in un intervento pubblicato oggi sulla Welt. Si tratta di uno sviluppo drammatico che «mostra quanto sia diventata prioritaria la soluzione del conflitto siriano, nell'agenda internazionale. E in questo l'Europa deve assumere un ruolo più attivo», aggiunge. «Senza una pace in Siria non potremo vivere la pace neppure in Europa», secondo Schulz.


  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero