Ginevra 2, Siria: da domani via da Homs le donne e i bambini

SIRIANI
Il governo siriano ha dato l'autorizzazione per evacuare domani le donne e i bambini dal centro di Homs, in Siria, assediato da un anno e mezzo dalle forze lealiste. Lo ha...

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Il governo siriano ha dato l'autorizzazione per evacuare domani le donne e i bambini dal centro di Homs, in Siria, assediato da un anno e mezzo dalle forze lealiste. Lo ha detto il negoziatore internazionale Lakhdar Brahimi al termine della seconda giornata di negoziati a Ginevra. «Spero - ha detto Brahimi in una conferenza stampa alla fine dei colloqui odierni - che stiamo arrivando a una soluzione per tutti i civili a Homs. Le donne e i bambini sono liberi di partire immediatamente. Anche gli uomini lo potranno fare, ma prima il governo richiede una lista dei nomi». I negoziati odierni si sono svolti con le due delegazioni nella stessa stanza in mattinata, e nel pomeriggio con contatti separati dello stesso Brahimi con ciascuna delle due parti. «Di tanto in tanto è utile usare questo metodo», ha sottolineato l'inviato dell'Onu e della Lega Araba. Domani i negoziati riprenderanno nella stessa forma: in mattinata le due delegazioni saranno presenti nella stessa stanza ma rivolgendosi solamente a Brahimi e non direttamente.




I Combattimenti Intanto proseguono gli scontri nel paese. Diversi combattimenti sono statai segnalati in alcuni quartieri periferici di Damasco e di Aleppo. Ne dà notizia l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus). Sette civili, riferisce l'agenzia governativa Sana, sono rimasti feriti da un colpo di mortaio lanciato dai ribelli che si è abbattuto sul quartiere cristiano di Bab Tuma, nel centro della capitale. Combattimenti tra forze lealiste e ribelli sono segnalati dall'Ondus nei quartieri di Jobar e intorno a quello di Qadam, nella capitale. Ad Aleppo, secondo la stessa fonte, un ragazzo di 15 anni è rimasto ucciso da un cecchino delle truppe governative. Ieri 13 persone, di cui 6 bambini, erano morte in un raid aereo governativo nel quartiere di Al Salhin, nella stessa Aleppo.
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Il Messaggero