Gb, sindaco abusa per anni di una 13enne: condannato a 9 anni di reclusione

Gb, sindaco abusa per anni di una 13enne: condannato a 9 anni di reclusione
L'arroganza sprezzante del potere non lo ha abbandonato neanche quando gli hanno messo le manette ai polsi: «Voi non sapete chi sono io». Invece i poliziotti lo...

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L'arroganza sprezzante del potere non lo ha abbandonato neanche quando gli hanno messo le manette ai polsi: «Voi non sapete chi sono io». Invece i poliziotti lo sapevano perfettamente: Simon Thornton, 46enne sindaco della cittadina di Godalming nel Surrey, in Gran Bretagna, era un pedofilo che per tre anni ha abusato sessualmente di una teenager a partire da quando aveva 13 anni.


L'aveva circuita approfittando del fatto che la ragazzina aveva problemi di relazione con i suoi, la portava spesso a casa sua, come se volesse offrirle una nuova famiglia, le comprava telefonini e a volte la faceva addirittura dormire nel letto tra lui e la moglie, ignara delle sue reali intenzioni. Voleva apparire come un benefattore, crearsi un alibi, allontanare qualunque sospetto coltivando il rapporto con lei alla luce del sole in veste di secondo padre. In realtà, comunicava in gran segreto con la ragazzina tramite messaggi in codice, coltivando una relazione clandestina con lei, che in quegli anni pensava addirittura di essersi innamorata di quell'uomo così gentile e premuroso. Così gentile che non si faceva scrupolo di fare sesso con lei ogni settimana in qualunque posto disponibile, fotografandola e filmandola nei momenti più intimi, violando e rovinando la sua adolescenza.

Solo intorno ai 16 anni la ragazza si è confidata con un'amica che, fortunatamente, le ha aperto gli occhi e, in non molto tempo, le ha fatto capire l'orrore in cui l'aveva trascinata quell'uomo, che non era assolutamente il benefattore che voleva apparire, ma un vampiro che la stava semplicemente usando come un giocattolo sessuale. Una volta realizzata la situazione, la ragazza ha troncato la relazione ma è caduta in depressione: sono serviti alcuni anni prima che riuscisse a trovare la forza per sporgere denuncia e mettere fine alla doppia vita del sindaco. Lunedì il tribunale ha detto l'ultima parola sulla vicenda: Simon, che dopo lo scandalo è stato lasciato dalla moglie, è stato condannato a nove anni di carcere. 

La ragazza, davanti ai giudici, ha detto di aver pensato a lungo di essere innamorata di Simon: «Non mi piaceva stare a casa, così ho iniziato a stare da lui il più spesso possibile. Era gentile e generoso e con lui mi sentivo al sicuro e amata: non mi ha mai fatta sentire vulnerabile. A 16 anni mi sono confidata per la prima volta con un'amica, che mi ha aperto gli occhi e mi ha detto di dirlo a mia madre, che però mi ha solo mostrato disprezzo. Da allora mi è mancato il rispetto di me stessa, e questo mi ha portata a prendere decisioni sbagliate. Sono stata costretta a crescere troppo in fretta e ho sofferto di depressione».

Poi, diventata maggiorenne, ha incontrato nuovamente Simon che ha tentato di riallacciare il rapporto con lei mostrandole un video intimo che aveva realizzato ai tempi della loro relazione. Una mossa che si è rivelata un boomerang: la ragazza si è finalmente rivolta alla polizia e per lui sono scattate le manette.

«Questa ragazza - ha detto il giudice Robert Fraser a Simon - aveva fiducia in te, ti vedeva quasi come una famiglia. Tu, invece, l'hai sfruttata, l'hai derubata della sua adolescenza, le hai rovinato la vita per sempre». Ora l'ex sindaco avrà almeno nove anni di tempo da trascorrere in carcere per tentare di capire il male che ha fatto. Sempre che ci riesca. Si preoccupava che i poliziotti non sapessero chi era: ora lo sanno tutti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero