Il rapinatore seriale di banche nella provincia di Siena, arrestato a fine gennaio dai carabinieri, ha deciso di collaborare con la giustizia e ha indicato e fatto ritrovare agli...
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Non erano ancora stati rinvenuti gli oggetti utilizzati per le rapine che ancora mancavano all'appello. Il malvivente ha però fornito al pm Marini e ai carabinieri le indicazioni per ritrovarli. Così, i militari hanno percorso un sentiero in un bosco nel comune di Pomarance (Pisa), vicino alla frazione di Montegemoli, e sotto un cumulo di macerie, hanno rinvenuto la sacca indicata dal rapinatore. Era stata nascosta lì perché quella zona era stata scelta dal rapinatore per il compimento di altri "colpi". All'interno del contenitore i militari hanno trovato la pistola che cercavano, una scacciacani nera priva di tappo rosso ma totalmente simile ad una pistola vera, la sacca nera osservata nei video registrati nelle banche, una collezione di collant da donna e un berretto da pescatore a falde larghe usati per i travisamenti. Nel saccone c'erano anche la fasciatura utilizzata per occultare i tatuaggi dell'avambraccio destro del rapinatore, due coppie di targhe rubate e un cacciavite utilizzato per i cambi targa. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero