Sicurezza sul lavoro, Mattarella: muoiono troppi giovani, è inconcepibile

Mattarella (Ansa)
«Troppo numerosi sono i casi di aziende che risultano non in linea con gli standard di sicurezza, ed è inconcepibile che tra le vittime di infortunio sul lavoro vi...

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«Troppo numerosi sono i casi di aziende che risultano non in linea con gli standard di sicurezza, ed è inconcepibile che tra le vittime di infortunio sul lavoro vi siano ragazzi giovanissimi. Il lavoro irregolare deve essere contrastato in tutti i modi: la legislazione è puntuale, sta a tutti gli interlocutori attuarla e rispettarla». Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al Presidente dell'Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del lavoro - Anmil, Franco Bettoni.


«Le iniziative che oggi si svolgono in tutte le province italiane a partire da Cagliari costituiscono un momento di importante riflessione sul dramma degli infortuni sul lavoro», premette Mattarella nel suo messaggio. «Prevenzione e attenzione alle vittime - aggiunge il capo dello Stato - sono i cardini di una riflessione necessaria in materia di sicurezza. Il rischio di infortunio deve essere neutralizzato al suo insorgere in qualsiasi luogo e per qualsiasi forma di lavoro: solo così si può parlare di salvaguardia della salute. Ma se l'infortunio si verifica, l'invalidità, come la malattia, non deve essere lasciata a se stessa».

Il presidente sottolinea inoltre come «la rilevazione statistica in materia di infortuni ci indica che alcuni settori sono esposti al rischio più di altri, ciò chiama in causa il meccanismo dei controlli e le politiche di prevenzione, che devono inseguire senza arresto le più efficaci occasioni di ammodernamento offerte dallo sviluppo tecnologico. Oggi si dispone di tecniche e conoscenze avanzate: non è tollerabile che esse non siano poste al servizio della persona, per prevenire ogni forma di lesione o malattia, nonché riabilitare coloro che degli infortuni sono stati vittime».


Il presidente conclude ricordando che «troppo numerosi sono i casi di aziende che risultano non in linea con gli standard di sicurezza, ed è inconcepibile che tra le vittime di infortunio sul lavoro vi siano ragazzi giovanissimi. Il lavoro irregolare deve essere contrastato in tutti i modi: la legislazione è puntuale, sta a tutti gli interlocutori attuarla e rispettarla».
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Il Messaggero