Senigallia, violenta la ex fidanzata e filma con il cellulare: arrestato

Senigallia, violenta la ex fidanzata e filma con il cellulare: arrestato
SENIGALLIA - Picchia l'ex fidanzata, una senigalliese di 28 anni, e la costringe a subire un rapporto sessuale, filmato con il telefonino, poi la perseguita e la minaccia per...

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SENIGALLIA - Picchia l'ex fidanzata, una senigalliese di 28 anni, e la costringe a subire un rapporto sessuale, filmato con il telefonino, poi la perseguita e la minaccia per abusare di nuovo di lei.


Sono le accuse contestate ad un marocchino di 24 anni, arrestato la notte scorsa a Marotta dai carabinieri di Senigallia che hanno eseguito a un'ordinanza di custodia in carcere firmata dal Gip di Ancona su richiesta della procura.



I fatti, risalenti al maggio scorso, erano stati denunciati dalla vittima che, tramite un legale, aveva prodotto anche registrazioni telefoniche per documentare gli abusi subiti. Il 17 maggio i militari avevano recuperato il telefonino dell'indagato, con cui era stato girato il video.



Il marocchino è accusato di violenza sessuale e stalking, aggravati dall'essere stati commessi ai danni di una persona a cui era stato legato sentimentalmente. I due si erano conosciuti

nell'estate 2014 per poi frequentarsi per alcuni mesi. A maggio, quando la relazione si era da tempo interrotta, lei aveva accettato un invito del ventiquattrenne a trascorrere una serata

nella casa di campagna di un amico a Trecastelli: si erano appartati in una camera ma poi la donna aveva notato che lui stava filmando il rapporto con il telefonino.



Invece di fermarsi e di riaccompagnarla a casa, come lei chiedeva, l'uomo l'avrebbe picchiata, minacciata di morte e di fare del male anche a sua

figlia, e poi violentata, continuando a girare il video.

Nei giorni successivi l'uomo avrebbe reiterato le minacce fisiche e di divulgare il video se la vittima non avesse accettato di proseguire la relazione.



La ventottenne gli chiedeva via sms di cessare gli atti persecutori e di cancellare il filmano in sua presenza. Così, con la scusa di volerla accontentare, l'avrebbe attirata a Marotta e, dopo averle fatto ingoiare una pillola, l'avrebbe di nuovo picchiata e

violentata. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero