Nuova puntata nella querelle tra Selvaggia Lucarelli e Barbara D'Urso: il pm di Milano ha chiesto l'assoluzione per la giornalista e blogger, querelata dalla conduttrice...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Solo un commento all'accoglienza un po' «fiacca» secondo Selvaggia, che però a Barbara D'Urso non è andato giù, tanto da spingerla a portare la «rivale» in tribunale. Nel corso dell'udienza di questa mattina, la conduttrice ha parlato di un vero e proprio attacco alla propria reputazione derivante dall'accostamento al criminale nazista, parte di un accanimento sistematico della giornalista. Dal canto suo la Lucarelli ha chiarito di non aver mai accusato la D'Urso di «propaganda nazista» ma di aver semplicemente fatto un paragone per spiegare il poco entusiasmo dell'applauso. «In sei anni ho postato 40mila tweet, di cui solo 10 riguardavano Barbara D'Urso», ha spiegato. Il pm ha quindi chiesto l'assoluzione: la sentenza potrebbe arrivare a settembre.
Si tratta della seconda querela della D'Urso alla Lucarelli: la prima, che riguardava alcune dichiarazioni durante il programma di Andrea Scanzi, era finita archiviata. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero