Scontrino fascista in un bar a Verona: sul conto spunta il volto di Mussolini

Scontrino fascista in un bar a Verona: sul conto spunta il volto di Mussolini
VERONA - Il Bar Armando, a Verona, non sembra voler tenere riservate le proprie preferenze ideologiche, al punto di metterle in bella mostra sullo scontrino. Un cliente, preso un...

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VERONA - Il Bar Armando, a Verona, non sembra voler tenere riservate le proprie preferenze ideologiche, al punto di metterle in bella mostra sullo scontrino. Un cliente, preso un caffé, non ha potuto non notare sulla ricevuta fiscale il volto disegnato di Benito Mussolini. Tutto il locale ricorda i periodi della dittatura del Duce, ma i proprietari si dichiarano non estremisti.








Da un ventennio ormai le immagini del fascismo sono il simbolo di Bar Armando, ma nessuno ha mai avuto pregiudizi nei confronti di nessun altro. Il bar è frequentato da tutti ed è immediatamente respinta l'accusa di chi sostiene che sia un ritrovo per estremisti di destra.



"L’unica nostalgia che ho è per un’Italia che non c’è più, un Paese ordinato, dove regnava il rigore - spiega il titolare - Mussolini aveva iniziato bene, con le sue politiche familiari, previdenziali, di edilizia sociale. Poi è finito male, con l’orrore delle leggi razziali, la guerra. Come si può rimpiangere quest’ultima parte? Insomma, è un ideale quello che inseguo io, quell’ideale che va oltre la foto del Duce e i cittadini qui hanno saputo capirlo molto bene”.



Nessun ripensamento quindi. “Le cose per cui vergognarsi sono altre - conclude - si devono vergognare tutti quei politici corrotti che rubano e non pagano per i loro sbagli, non chi mette una foto del Duce al muro”.



Non si tratterebbe tuttavia dell'unico caso. Lo scorso anno un episodio simile fu denunciato a Bari. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero