Sono otto i soggetti arrestati per rissa aggravata dopo gli scontri di ieri pomeriggio fra tifosi palermitani e laziali in via Libertà, a Palermo. In manette sono finiti 4...
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«Scortavamo la tifoseria laziale e la nostra presenza in loco - ha aggiunto il questore - ci ha permesso di intervenire subito. Possiamo parlare di un agguato a tutti gli effetti da parte dei palermitani. I laziali erano arrivati alle 13 all'aeroporto ed erano al Bar Aluja per pranzare». Il questore non ha escluso che la rissa sia stata organizzata «prima» e non «scoppiata per caso». Gli investigatori hanno già arrestato uno degli aggressori che ha preso a calci il tifoso palermitano in via Libertà, gli altri sono in corso di identificazione.
«Dietro gli scontri di ieri in via Libertà c'è una matrice ideologica. I quattro palermitani arrestati fanno tutti parte dei centri sociali, la partita è stato solo un pretesto per uno scontro con la tifoseria laziale». A dirlo è il questore di Palermo Guido Longo a margine di una conferenza stampa sulla rissa fra tifosi palermitani e laziali prima del match di ieri sera allo stadio Renzo Barbera. Otto i soggetti, quattro palermitani e quattro romani, arrestati con l'accusa di rissa aggravata. I palermitani arrestati «sono tutti appartenenti ai centri sociali Ex Karcere e Anomalia - ha aggiunto il questore - Due i loro sono già stati denunciati più volte per le vicende che hanno coinvolto il centro Anomalia».
Tra i fermati in occasione degli scontri di Palermo e che hanno visto protagonisti alcuni tifosi della squadra di casa e quelli della Lazio, vi sono anche tre dei supporter che erano già stati denunciati per i disordini avvenuti a Formello nel post-derby.
I centri sociali palermitani, invece, contestano la matrice ideologica. «Questa visione è frutto di una ricostruzione parziale e inesatta - spiegano dal centro Anomalia - Il loro impegno sociale corre sul binario parallelo della loro frequentazione e del loro tifo nella curva Nord inferiore dello stadio di Palermo. Ogni fuga in avanti giornalistica - prosegue la nota - non rappresenta altro che il tentativo mediatico di abbellire notizie e trasformarle in ciò che queste non sono. Diffidiamo, dunque, questura e giornalisti ad accostare questioni assolutamente distanti tra loro: la presunta matrice politica deve lasciare spazio alla reale natura dei fatti e cioè alla dinamica ultras da cui tutto è scaturito. I fermati di ieri pomeriggio sono attivisti del Centro sociale Anomalia, vero. Ovvio che noi, altri militanti del centro sociale, siamo al loro fianco. Aspetteremo i dovuti sviluppi della vicenda». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero