E gli scontri di Milano diventano subito una trincea politica. Attacca Matteo Salvini: «Alfano si dimostra ancora una volta incapace, si dovrebbe dimettere». «Da milanese -...
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Anche Grillo interviene su Twitter: «Pieno sostegno alle forze di polizia e ai vigili del fuoco impegnati contro i vandali».
Un altro milanese doc come Maurizio Lupi, ex ministro e ora capogruppo alla Camera di Ncd, dice: «Un grande evento più forte della violenza idiota di un centinaio di black bloc. Nessuna giustificazione».
Per Fratelli d'Italia, invece, interviene Ignazio La Russa: «Ragazzotti violenti incappucciati e impuniti devastano #Milano. Se Renzi non è capace, speriamo come a #Baltimora nelle #mamme #italiane».
Nel pomeriggio è sempre Salvini a ritornare sugli scontri e sulle presunte responsabilità del Governo nella gestione dell'ordine pubblico: «Manifestanti a Milano? No, pezzi di merda da chiudere in galera. Dimissioni di Alfano, ma anche di quell'incapace di Renzi».
Anche il M5S si scaglia contro il ministro dell'Interno Angelino Alfano. Dopo Luigi Di Maio, tocca ad Alessandro Di Battista, altro membro del direttorio grillino, punta il dito contro il responsabile del Viminale. «Alfano sulla sicurezza Expo: 'La macchina della prevenzione ha funzionatò. Poi l'inferno. #AlfanoAcasa #noexpo», scrive in un tweet. Subito dopo rincara la dose: «Alfano è un ministro incapace e pericoloso. Vattene via! #Shalabayeva #NapoliFiorentina #piazzadispagna #CanalediSicilia #Milano #noexpo».
E da sinistra arriva la condanna di Sel: «Chi devasta una città a volto coperto è il primo nemico dei movimenti e del diritto al dissenso. Punto. Vicini ai milanesi e al sindaco Pisapia», scrive su Twitter il coordinatore di Sel Nicola Fratoianni.
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Il Messaggero