È finito nel peggiore dei modi il giallo sulla scomparsa di Isabella Noventa. L'impiegata padovana di 55anni non è stata rapita, nè si è...
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Che si fosse vicini alla svolta lo si è capito stamane, quando si è saputo che Debora Sorgato era stata prelevata dagli investigatori alle 3 della scorsa notte, a casa, e portata in Questura per un interrogatorio-fiume. Ma prima del suo c'erano stati altri due interrogatori serrati: quello di Freddy e di Emanuela Cacco. Sulla base delle loro dichiarazioni gli agenti della "mobile" e gli inquirenti hanno chiuso il cerchio, andando a prendere anche Debora. Una confessione vera e propria non c'è ancora stata, spiegano dalla Procura, ma vi sono ammissioni parziali, e soprattutto - spiega un investigatore - «indizi gravi e concordanti» sulla fine di Isabella sì. Quanto all'esecuzione materiale del delitto i sospetti, secondo fonti qualificate, portano a Freddy Sorgato. Da chiarire, invece, il ruolo esatto che le due donne avrebbero avuto nel piano diabolico. A far cadere il castello di carte, confermando tutta la messinscena sulla presunta scomparsa dell' impiegata, sarebbe stata Emanuela Cacco.
Avrebbe confermato soprattutto - come la polizia sospettava - che la donna con il piumino bianco (uguale a quello di Isabella) ripresa da decine di telecamere di sicurezza di Padova la notte tra il 15 e 16 gennaio era lei stessa, e non l'amica.
Il Messaggero