Scommesse, quando il portavoce 5 stelle Casalino difendeva in tv il gioco on line Video

Scommesse, quando il portavoce 5 stelle Casalino difendeva in tv il gioco on line Video
Rocco Casalino, oggi portavoce del Movimento 5 Stelle e del premier Giuseppe Conte, qualche anno fa difendeva a spada tratta in tv il gioco on line in una trasmissione televisiva...

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Rocco Casalino, oggi portavoce del Movimento 5 Stelle e del premier Giuseppe Conte, qualche anno fa difendeva a spada tratta in tv il gioco on line in una trasmissione televisiva in onda su Betting Channel, canale tv di proprietà di un concessionario di gioco. Oggi invece il Movimento 5 stelle è stato in prima linea nel promuovere lo stop alla pubblicità di scommesse e giochi con premi in denaro.


Il decreto dignità voluto dal ministro dello Sviluppo Luigi Di Maio parla chiaro: l'azzardo non potrà più essere sponsorizzato in alcun modo, dalle magliette delle squadre di serie A fino ai giornali o alle riviste specializzate. Addio dunque ai testimonial vip che negli ultimi anni hanno invaso televisioni e cartelloni pubblicitari strizzando l'occhio a scommesse o videolottery. Un provvedimento che ha fatto infuriare l'intero settore dei giochi, che lancia l'allarme occupazione: «Ci sono migliaia di posti di lavoro a rischio».





Casalino qualche anno fa era su posizione opposte. «Il gioco porta nelle casse dello stato 6 miliardi. Una cifra enorme - affermava il portavoce 5 stelle nel 2010 - lo dico a tutti. Anche coloro che vivono il mondo del gioco con distacco, diffidenza e fastidio devono rendersi conto dell’importanza di questa cifra. I sindaci che vorrebbero una limitazione del gioco devono provare a immaginare cosa sucederebbe senza questi 6 miliardi di euro nelle cassse dello Stato. Se mancano sono tanti soldi», affermava nel 2010 Casalino, in una puntata del programma 'Betting Blog' in onda su Betting Channel (Sky 847 e Digitale Terrestre) con in studio Marco Trucco, responsabile per l'Italia di Everest Poker.


Everest Poker, fra l'altro, riferisce Agimeg (Agenzia giornalistica sul mercato del gioco) che ha ripescato il video all’epoca era «illegale, in quanto offriva gioco in Italia senza una concessione statale del nostro paese. Casalino nel corso della puntata in questione sponsorizzò molto l’attività di questo operatore illegale in Italia - continua Agimeg - spiegando come gli appassionati potevano giocare sul sito in questione. Ricordiamo che, da quando è diventato portavoce del M5S, Casalino è uno dei principali sostenitori della campagna contro il gioco legale».


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Il Messaggero