Se si vuole acquistare un buon extravergine italiano bisogna fare attenzione ai prodotti venduti a meno di 6-7 euro al litro che non coprono neanche i costi di produzione. È...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il consiglio della Coldiretti è anche quello di guardare la scadenza e preferire l'extravergine nuovo guardando l'annata di produzione che molti indicano volontariamente in etichetta. In vendita - sottolinea l'organizzazione agricola - c'è infatti anche l'olio delle scorso anno che è stato drammatico per il Made in Italy, con la produzione che è scesa al minimo storico di 300mila tonnellate mentre le importazioni, utilizzate spesso per miscelare quello nostrano, hanno raggiunto le 666 mila tonnellate di olio di oliva e sansa, con un aumento del 38 per cento che sale addirittura al 748 per cento per quello arrivato dalla Tunisia.
Quest'anno invece - precisa Coldiretti - il raccolto in Italia è buono, con un aumento stimato in oltre il 30 per cento della produzione di olio rispetto al 2014, con una qualità ottima per l'andamento climatico favorevole. Rispetto allo scorso anno, uno dei più neri della storia dell'olivicoltura italiana, la produzione 2015 dovrebbe risalire a circa 400mila tonnellate, pur rimanendo sotto la media storica (intorno alle 500mila tonnellate).
In compenso - rileva Coldiretti - la qualità delle olive è ottima grazie anche al caldo che ha limitato gli attacchi della mosca olearia. «L'Italia deve difendere il proprio patrimonio in un settore strategico del Made in Italy con circa 250 milioni di piante su 1,2 milioni di ettari coltivati, con un fatturato del settore stimato in 2 miliardi di euro e con un impiego di manodopera per 50 milioni», ha concluso il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero