I bambini e gli adolescenti non sono risparmiati dalla crisi. Oltre un milione vive in povertà assoluta (+30%), pari a 1 su 10; 1 milione e 344 mila è in condizioni di disagio...
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L'Atlante sottolinea la stretta relazione fra povertà e bassi livelli di istruzione, competenze, salute, opportunità di bambini e ragazzi. Una situazione che costringe i minori a vivere un presente con pochissimo «ossigeno»: cibo al discount, pochi o nessun libro, scuola solo la mattina senza neanche un'ora in più per attività di svago e socializzazione, e poi a casa, in uno spazio piccolo e soffocante, nient'altro da fare nel tempo libero perchè non ci sono soldi e gli aiuti che arrivano dai servizi sociali se ci sono, sono pochi, perchè il Comune è in default.
Per la per la prima volta dal 2004, rileva ancora il Rapporto, la percentuale di bambini presi in carico dagli asili pubblici è scesa dello 0,5%. Il 22,2% è in sovrappeso e il 10,6% in condizioni di obesità: il cibo buono costa e le famiglie con figli hanno ridotto i consumi e gli acquisti, anche alimentari (-138 euro in media al mese); 1 bambino su 3 non può permettersi un apparecchio per i denti. È di 11 euro mensili il budget delle famiglie più disagiate con minori, per libri e scuola, una cifra 20 volte inferiore a quella del 10% delle famiglie più ricche. Tra i 24 paesi Ocse, Italia è ultima per competenze linguistiche e matematiche nella popolazione 16-64 anni e per investimenti in istruzione: +0,5% a fronte di un aumento medio del 62% negli altri paesi; sono 758.000 gli "early school leavers" e oltre 1 milione i giovani disoccupati. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero