Quattro ragazzi uccisi al bar, l'auto sui tavoli a 137 km orari: il conducente ubriaco, è accusato di omicidio volontario

Quattro ragazzi uccisi al bar, l'auto sui tavoli a 137 km orari: il conducente ubriaco, è accusato di omicidio volontario
SALERNO - Giovanni, Nicola, Luigi e Daniele sono morti in una frazione di secondo. Sei, invece, i secondi trascorsi da...

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SALERNO - Giovanni, Nicola, Luigi e Daniele sono morti in una frazione di secondo.






Sei, invece, i secondi trascorsi da quando il 22enne Gianni Paciello ha impegnato la rotonda a quando la sua auto si è schiantata sui quattro amici seduti fuori al bar New Club 2000 nella frazione Silla di Sassano. Erano, esattamente, le 16.35 di domenica. È questa la ricostruzione fatta dai carabinieri del Reparto operativo del comando provinciale e da quelli della compagnia di Sala Consilina grazie anche al prezioso aiuto fornito da tre telecamere posizionate in zona e che, di fatto, hanno confermato la dinamica ricostruita dagli inquirenti.



LA DINAMICA

Analizzando i filmati, e facendo un calcolo matematico, i carabinieri del tenente colonnello Giulio Pini e del capitano Emanuele Corda, sono riusciti a stabilire che l’auto viaggiava ad una velocità di almeno 137 chilometri orari: un po’ troppi se si considera che tutto è accaduto in un fazzoletto di strada circoscritto a soli 300 metri. Di qui l’accusa di omicidio volontario ipotizzata a carico di Paciello: perché lui, essendo di Sassano, sapeva che in quel punto vi era una rotonda e sapeva bene che la distanza della strada imboccata alla stessa rotonda era di soli 300 metri e che questi non potevano essere percorsi a quella velocità in pieno centro, dopo aver bevuto. Quindi si è messo in auto consapevole che così avrebbe potuto causare dei danni. Una tesi che ha condiviso anche la procura di Lagonegro (sul posto domenica sera è arrivato il procuratore capo Vittorio Russo). E non solo. Secondo gli investigatori Gianni Paciello non indossava neanche la cintura di sicurezza: l’airbag dell’auto gli avrebbe dunque schiacciato lo sterno e procurato la compressione dell’aorta. Questa mattina, comunque, il giovane verrà dimesso e trasferito presso il carcere di Fuorni dove, tra oggi e domani, dovrebbe essere sottoposto anche ad udienza di convalida dell’arresto. Oggi si svolgeranno anche i funerali dele quattro vittime.



IL PRECEDENTE


È la seconda volta in Italia che viene ipotizzato per questo tipo di incidente il reato di omicidio volontario. Accadde a Roma, per un altro incidente stradale avvenuto con una dinamica piuttosto simile a quella di Sassano: in quel caso, però, l’aggravante era dovuta al fatto che l’automobilista fuggì via senza prestare soccorso.
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Il Messaggero