Nuovo tegola per Nicolas Sarkozy, dopo la batosta dell'esclusione nelle primarie della destra. L'ex capo di Stato francese è stato rinviato a giudizio con...
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La risposta di Sarkozy non si è fatta attendere: il suo avvocato ha annunciato che farà ricorso. È la seconda volta nella storia della quinta Repubblica che un ex presidente francese viene rinviato a processo, dopo Jacques Chirac condannato nel 2011 a due anni con la condizionale per avere retribuito alcuni membri del suo partito per lavori pubblici fittizi. L'inchiesta 'Bygmalion' era cominciata nel 2014 quando fu scoperto un vasto sistema di false fatture destinato a dissimulare il superamento del tetto delle spese autorizzate, fissato in 22,5 milioni di euro. Lo scopo di questo sistema era permettere a Sarkozy di recuperare il ritardo che i sondaggi mettevano sempre più in evidenza rispetto a Hollande. L'ex presidente avrebbe tenuto 44 comizi tra gennaio e maggio 2012 proprio per questo motivo, superando di circa 20 milioni di euro il massimo autorizzato.
Sarkozy non è accusato di frode o di averla organizzata, ma secondo il giudice non poteva non essere a conoscenza dello sforamento del tetto di spesa. Secondo quanto rivelato dal quotidiano Le Monde Sarkozy, infatti, 'era stato informato almeno 2 volte. Dal 7 marzo 2012, cioè 3 settimane dopo l'inizio della campagna una nota emessa dagli esperti contabili e trasmessa a Guillaume Lambert, all'epoca direttore della campagna di Sarkozy, metteva in guardia sul fatto che la soglia era stata superata. Una nota trasmessa al candidato che decise comunque di accelerare la sua campagna e domandò alla sua squadra di organizzare un comizio al giorno. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero