La ricerca di un prezzo sempre più basso ha ridotto in maniera drastica la qualità degli strumenti chirurgici al punto tale che «i bisturi in Italia non...
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A spiegare i rischi diretti per la salute è Diego Piazza, presidente dell'Acoi (Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani), secondo il quale «aumentando il trauma cutaneo per incidere una superficie, si aumenta il rischio di contaminazione batterica della ferita. È evidente che, dovendo aumentare la forza per incidere una superficie, si rischia di tagliare oltre le intenzioni dell'operatore. Quanto ai costi, possiamo affermare che si tratta di una scelta antieconomica, perchè per uno stesso intervento può essere necessario utilizzare più bisturi, cosa che non si verificherebbe con un buon bisturi che, al contrario, potrebbe essere utilizzato più volte durante lo stesso intervento».
Privilegiare il prezzo a scapito della qualità, si domanda Piazza, «fino a fare scomparire quasi del tutto le caratteristiche minime di funzionalità del prodotto, addirittura dei dispositivi medici ad elevata tecnologia il cui malfunzionamento può avere effetti letali, che tipo di sicurezza e qualità forniamo ai nostri pazienti?». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero