Sei migranti originari di paesi dell'Asia centrale sono stati fermati a San Pietroburgo perché sospettati di attività di reclutamento di loro connazionali per al...
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Nel frattempo, gli inquirenti confermano che l'attentatore Akbarzhom Jalilov aveva la fedina penale pulita: «Non aveva precedenti e non era mai stato nel mirino della polizia. Il suo nome non era fra quelli degli estremisti inseriti nei database dell'intelligence», ha spiegato una fonte informata citata dall'agenzia Tass. I genitori del presunto attentatore sono arrivati a San Pietroburgo dal Kirghizistan, dove risiedono. Dovranno identificare i resti del figlio e rispondere alle domande degli inquirenti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero