ROMA - «Adesso basta, che gioco stai facendo? Così mi fai perdere voti». E’ sera quando GiorgiaMeloni chiama Matteo Salvini per una telefonata non proprio...
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GLI ALLEATI Di fatto la convivenza tra i due capi del nuovo centrodestra si sta facendo sempre più complicata. Continuano a esserci scelte totalmente discordanti o almeno poco in sintonia. Esempio lampante l’ultima uscita romana insieme. Meloni non voleva andare a farsi insultare dagli antagonisti fuori dal campo di rom della Magliana, dove invece Salvini ha tenuto banco per un’ora facendo dirette Facebook in continuo battibecco con nomadi e centri sociali. «Infatti Giorgia ha avuto un atteggiamento totalmente diverso - raccontano ancora dal suo staff - si è messa a parlare con uno dei capi della comunità rom, niente passerella, di problemi reali». Prima ancora c’era stato il mezzo endorsement di Salvini alla Raggi («Al ballottaggio con il Pd voterei lei») che era stato percepito come un autogol comunicativo, a non voler essere troppo maliziosi, niente male. Nel centrodestra romano dicono che sia stato proprio il leghista, affossando Bertolaso, a costringere «Giorgia» a candidarsi, nonostante l’iniziale via libera di Fratelli d’Italia all’ex capo della Protezione civile. Fu proprio il deputato di FdI Fabio Rampelli ad andare ai gazebo di Forza Italia a votare Bertolaso, mentre il leghista aveva già iniziato a bombardare sull’allora candidato di Silvio Berlusconi. Ma che gioco sta facendo la Lega? La domanda nel comitato della Meloni ricorre puntuale quasi tutti i giorni. «A Roma non contano nulla, sono inesistenti, basti pensare che non hanno nemmeno lasciato il materiale elettorale qui da noi», raccontano. In molti dicono: «Matteo l’ha usata per sfilare la leadership a Berlusconi, altro che Roma».
LA STRATEGIA Di fatto la convivenza è problematica, e Giorgia «è particolarmente sensibile in questi giorni per il progredire della gravidanza».
Il Messaggero