Salvini: «Buon inizio per il decreto dignità, l'Aula lo migliorerà». Di Maio: «Non annacquare le norme»

Il vicepremier Matteo Salvini, a margine dell'assemblea Ania, ha parlato del decreto dignità sottolineando che si tratta di «un buon inizio. Il Parlamento poi...

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Il vicepremier Matteo Salvini, a margine dell'assemblea Ania, ha parlato del decreto dignità sottolineando che si tratta di «un buon inizio. Il Parlamento poi cercherà di renderlo ancora più efficiente e produttivo». Per Salvini è fondamentale «arginare le delocalizzazioni, il gioco d'azzardo e la ludopatia e tentare di mettere mano alla precarietà con modalità su cui poi lavoreremo in Parlamento è un buon inizio».


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"Contento di Di Maio". Il governo è per semplificare la vita, non per complicarla». Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini parlando delle proteste delle imprese in merito al decreto Dignità. A margine dell'assemblea dell'Ania ha poi aggiunto: «Occorre fare di più ma sono contento del lavoro del collega Di Maio».

Di Maio: 
«Non annacquare le norme». «Il parlamento è sovrano, se le modifiche vanno dell'ottica del miglioramento troveranno il M5S disponibile al dialogo. Se invece vogliono annacquare le norme che abbiamo scritto, allora saremo un argine». Così il vicepremier Luigi Di Maio a margine dell'assemblea Ania. «Non si arretra sulla precarietà, sulla sburocratizzazione, sulla lotta al gioco d'azzardo e alle multinazionali che delocalizzano dopo aver preso soldi allo Stato», ha concluso.

Capitolo pensioni. Il tema delle pensioni non dovrebbe entrare nel dl Dignità durante l'iter parlamentare. A dirlo è il vicepremier, Luigi Di Maio, spiegando «credo di no, ma semplicemente perché ho già chiesto ai parlamentari M5S di mettersi a lavorare subito nella commissione Lavoro sulle pensioni: dobbiamo fare quota 100, quota 41, aumentare le pensioni minime, ma soprattutto abolire le pensioni d'oro. Partiremo da quelle, recupereremo un pò di soldi per ridarle alle pensioni minime», ha aggiunto a margine dell'assemblea Ania. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero