Umberto Bossi ce l'ha fatta: il fondatore della Lega è stato candidato a Varese. A renderlo noto, oggi, è stato Matteo Salvini, che ha deciso di dare ancora...
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Sciolto il nodo del posto in lista per Bossi, Salvini è tornato a concentrarsi sulla campagna elettorale con la sua dose giornaliera di fendenti. Il leader leghista è tornato a dire come sia necessario abolire il vincolo del 3% imposto dall'Ue perché «ha portato in Italia fame e povertà». «Se vado al governo - ha aggiunto - ho il dovere di tutelare la mia gente superando questo vincolo. Per 20 anni ci hanno detto che bisognava tagliare, tagliare e sacrificare e il debito è cresciuto a dismisura. Bisogna fare il contrario, lasciare che la gente lavori, che spenda e che paghi». Salvini ha anche affermato di essere pronto a «mettere i dazi come Trump» pur di difendere i lavoratori e gli imprenditori italiani. «Vuoi licenziare in Italia, produrre sottocosto all'estero e rivendere in Italia? - ha chiesto retoricamente - Allora paghi il 50% di tasse in più». Immediate le reazioni. Al leader della Lega va «il premio per la proposta più fessa e irrealizzabile», ha replicato il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda. «Tre anni a Bruxelles a 20mila euro al mese in Commissione Commercio e non sa che i dazi li può mettere solo la Ue e che l'Italia ha un surplus superiore a 50 miliardi mentre gli Usa un deficit di 500».
Quindi, secondo Calenda, l'«obiettivo è distruggere il Made in Italy».
Il Messaggero