La foto del profilo di Salvatore Vincelli è quella di un qualsiasi padre orgoglioso dei suoi figli, lui sorridente in mezzo al figlio maggiore di 25 anni che vive e studia...
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Riccardo, il viso pulito e le foto sorridenti sui social, come ogni adolescente. Sul web scorrono le immagini di quando era bambino, scatti che ricordano la sua infanzia. «Fratellone», scrive condivendo l'immagine con il fratello maggiore. C'è lui, piccolissimo, seduto su un'altalena. Sembrano foto di una famiglia unita. Davvero difficile immaginare che questo ragazzo con il ciuffo ribelle possa aver sterminato i suoi genitori con una crudeltà atroce. Si sarebbe tradito con il racconto di quel drammatico pomeriggio: lui che torna a casa dopo aver passato la notte da un amico, lo stesso che lo aiuterà a uccidere i suoi genitori, e trova sua madre trovata senza vita in cucina, con il capo fasciato da buste di plastica e il padre trovato morto in garage. Troppe incongruenze, c'è qualcosa che non torna. Crolla dopo una nottata di interrogatori e aiuta i carabinieri a ritrovare l'arma del delitto: un'ascia che aveva gettato in un lago.
Il fratello di Riccardo pochi giorni fa aveva pubblicato un post: «Condividi se ami la tua mamma». Nunzia di Gianni, 45 anni e Salvatore Vincelli, 59, erano i titolari del ristorante "La Greppia" di San Giuseppe di Comacchio ed erano molto conosciuti in paese. Ma la sua mamma quella che è «amore, sorriso, sicurezza» oggi non c'è più. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero