Roma, martedì via al salone della Giustizia: giovani, rapporti con i media e tecnologie

Lo scorso salone della giustizia
Dall'alternanza scuola lavoro alle tecnologie dedicate al contrasto dei reati, dall'autonomia amministrativa alla minaccia del terrorismo: sono alcuni dei temi che...

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Dall'alternanza scuola lavoro alle tecnologie dedicate al contrasto dei reati, dall'autonomia amministrativa alla minaccia del terrorismo: sono alcuni dei temi che verranno approfonditi al Salone della Giustizia, la cui ottava edizione apre i battenti a Roma martedì 15, al Centro congressi del Parco dei Principi, per una tre giorni di seminari.


Il Salone quest'anno ruota intorno alla domanda "dove i cittadini vorrebbero ci fosse più giustizia?". Assente per la prima volta il governo, saranno gli esperti chiamati a confronto a dare le risposte. Ad aprire i lavori il presidente della Corte costituzionale Giorgio Lattanzi, il ministro della Giustizia argentino German Garavano e la presidente della Fondazione Gerusalemme Johanna Arbib. Nel primo dibattito si parlerà di futuro, di giovani e lavoro con, tra gli altri, il pg della Cassazione Riccardo Fuzio, il rettore di Tor Vergata Giuseppe Novelli e due sindacalisti di lungo corso come Raffaele Bonanni ed Emilio Miceli.

Nel pomeriggio si affronterà, dal punto di vista politico e costituzionale, il tema delle autonomie regionali con il presidente della Puglia Michele Emiliano, l'Avvocato generale dello Stato Massimo Massella Ducci Teri, il presidente di Unioncamere Ivan Lo Bello. Il giorno successivo si aprirà con un dibattito sul futuro nel dopo Brexit, con Gianni Letta e Ken Ò Flaherty, vicecapo missione dell'ambasciata britannica a Roma; mentre il tema del pomeriggio è il ricatto del terrorismo: ne parleranno grandi esperti come il capo della Polizia Franco Gabrielli, il procuratore nazionale Antimafia e Antiterrorismo Federico Cafiero De Raho e Giuseppe Amato, procuratore di Bologna, con Ofer Sachs, ambasciatore di Israele, e Kieran L. Ramsey, rappresentate dell'Fbi all'Ambasciata americana.


L'ultimo giorno del Salone sarà dedicato al rapporto tra media e magistratura con il direttore del Messaggero Virman Cusenza, il direttore dell'Ansa Luigi Contu, il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura Giovanni Legnini, il presidente della Cassazione Giovanni Mammone e il presidente dell'Anm Francesco Minisci. Carlo Malinconico, presidente del Salone della Giustizia concluderà i lavori assieme alla presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. Oltre ai cinque convegni, una serie di workshop sulle carriere in magistratura, il made in Italy, il diritto di famiglia, la tutela dell'infanzia, il cyberbulllismo, il femminicidio e la fibromialgia, un'occasione di aggiornamento professionale per avvocati e giornalisti, cui verranno riconosciuti i crediti professionali. Per la prima volta, quest'anno, i lavori potranno essere seguiti nella lingua dei segni.
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Il Messaggero