Salerno, estorcevano denaro a imprenditore: in manette tre sindacalisti

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SALERNO - Minacciavano agitazioni e altre azioni di protesta da parte...

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SALERNO - Minacciavano agitazioni e altre azioni di protesta da parte del personale per costringere un imprenditore a versare loro somme di denaro. Tre sindacalisti di Salerno sono stati arrestati dai carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto Operativo di Salerno. Due rappresentanti della Uil e uno della Cgil sono stati arrestati mentre intascavano una tangente dal titolare di una ditta per la produzione di etichette e stampati con una cinquantina di persone alle sue dipendenze. A.M., 45enne della Uil e M.R, 60 anni della Cgil sono stati bloccati nei pressi di un distributore di benzina in via Sichelgaita a Salerno mentre intascavano 3000 euro dall'imprenditore. Per P.T., 67 anni esponente della Uil, è scattato un fermo emesso dalla Procura sempre con l'accusa di estorsione. Il sindacalista non era presente al momento del passaggio di denaro ma è giunto sul posto in un secondo momento. Le indagini da parte dei carabinieri sono partite dalla denuncia dell'imprenditore che alle prese con le difficoltà economiche non ha retto più alle minacce pressanti dei tre sindacalisti, che già in passato erano riusciti a farsi pagare utilizzando azioni di protesta dei dipendenti, organizzate ad arte. Agitazioni sindacali che avevano creato danni economici rilevanti all'azienda. Le prime tranche sono state versate a partire da maggio scorso. In ben due occasioni l'imprenditore ha consegnato agli estorsori 8000 euro, 5000 la prima volta e 3000 in una seconda, quest'ultima tranche addirittura nei primi giorni del mese di ottobre. Il 16 ottobre scorso i tre si sono nuovamente presentati a «battere cassa» prospettando ulteriori difficoltà ed attività ostruzionistiche in occasione della discussione per il rinnovo della cassa integrazione di cui l'azienda da tempo beneficia, nonchè interferenze nei processi che interessano l'azienda stessa, un ramo della quale è in procinto di essere «dato in fitto» ad altra azienda. A questo punto i carabinieri si sono presentati all'appuntamento con l'imprenditore e sono intervenuti non appena è avvenuto il passaggio di denaro. I tre si trovano ora nel carcere di Salerno Fuorni.
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Il Messaggero