«Salah progettava altri attacchi». Il suo avvocato denuncia il procuratore di Parigi: «Ha violato il segreto istruttorio»

Salah Abdeslam, arrestato venerdì in Belgio, ha rivelato che stava pianificando nuove azioni da Bruxelles. Lo riferisce il ministro degli Esteri belga, Didier Reynders,...

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Salah Abdeslam, arrestato venerdì in Belgio, ha rivelato che stava pianificando nuove azioni da Bruxelles. Lo riferisce il ministro degli Esteri belga, Didier Reynders, aggiungendo che questo «è probabilmente vero», visto che «abbiamo trovato molte armi, armi pesanti, nelle prime indagini e che abbiamo visto una nuova rete di persone attorno a lui a Bruxelles».

Intanto Sven Mary, avvocato di Salah Abdeslam, annuncia di voler denunciare il procuratore di Parigi François Molins per violazione del segreto istruttorio. Lo riporta la tv belga Rtbf. «Durante la conferenza stampa ha commesso una violazione - spiega il legale - È un errore che non posso lasciar passare». In particolare Mary si riferisce alla parte in cui Molins ha spiegato che Abdeslam aveva rivelato di volersi «far esplodere allo stade de France, ma che aveva cambiato idea».

In carcere
Abdeslam ha trascorso la sua prima notte in cella, nel penitenziario di Bruges. Mercoledì comparirà davanti alla camera di consiglio di Bruxelles, ma l'avvocato ha già fatto sapere che non chiederà la scarcerazione del suo cliente. Abdeslam è detenuto nella sezione di massima sicurezza, «in isolamento» e «sottoposto a regime speciale», spiega il portavoce del dipartimento penitenziario belga Kathleen Van de Vijver alla tv Rtl. Nella stessa ala si trova anche il terrorista Mehdi Nemmouche, arrestato per la mattanza al museo ebraico di Bruxelles.


La prigione di Bruges, alla periferia della città, è uno dei carceri più grandi del Belgio ed ha posti per 504 uomini e 94 donne. L'ala di massima sicurezza è stata costruita nel 2008 per detenuti «a rischio di evasione e quelli che hanno problemi di comportamento in una prigione normale». Le celle di questa sezione hanno una doppia porta, il mobilio è fissato al suolo e la tv è protetta da una lastra di plexiglas. Le guardie carcerarie che vi operano hanno ricevuto una formazione speciale e conducono controlli quotidiani per verificare che oggetti estranei non vengano introdotti nelle celle.
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Il Messaggero