Salah Abdeslam, il terrorista più ricercato d'Europa, è stato assicurato alla giustizia, come confermato dalle autorità belghe. L'amico d'infanzia...
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L'ottavo uomo del commando che il 13 novembre scorso uccise 180 persone - e l'unico a non essersi fatto saltare in aria - era stato identificato dagli inquirenti come colui che noleggiò la macchina utilizzata dai terroristi nell'attacco al Bataclan. Sfuggì clamorosamente ad un controllo alla frontiera franco-belga la mattina dopo la strage. Nato nel 1989 a Bruxelles da genitori francesi, ha un passato come impiegato presso uno dei depositi dei tram di Bruxelles. Il futuro terrorista ha lavorato al deposito di Ixelles fra il 2009 e il 2011, prima di essere licenziato.
Nel 2012 Abdeslam era stato incarcerato per un mese per furto. Agli inquirenti belgi, la ragazza del terrorista raccontò i primi passi del processo di radicalizzazione del giovane, che aveva espresso il desiderio di andare in Siria nel «dicembre del 2014». Proprio in Siria, secondo quanto scritto dal quotidiano belga la Derniere Heure il 16 novembre scorso, ovvero tre giorni dopo la carneficina di Parigi, Salah aveva trascorso un periodo insieme al fratello Ibrahim, che si è fatto esplodere in un caffè della capitale francese. Oltre a Ibrahim, Salah ha un altro fratello, Mohammed, impiegato presso gli uffici comunali a Molenbeek e arrestato dopo la strage. Fu Mohammed a lanciargli un appello chiedendogli di «consegnarsi alla polizia», sostenendo che «la cosa migliore sarebbe che si presentasse alla giustizia, in modo che si faccia luce su questa storia».
Nei suoi continui spostamenti Salah ha lasciato tracce anche in Italia.
Il Messaggero