Ryanair, due donne misteriose in cabina durante il volo: aperta un'indagine

Ryanair, due donne misteriose in cabina durante il volo: aperta un'indagine
Una violazione delle regole o un semplice fraintendimento? Si dovranno attendere le conclusioni dell’indagine avviata dall’Agenzia dell’aviazione irlandese per fare luce ...

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Una violazione delle regole o un semplice fraintendimento? Si dovranno attendere le conclusioni dell’indagine avviata dall’Agenzia dell’aviazione irlandese per fare luce


sull’episodio che ha messo in allarme i passeggeri di un volo Ryanair, in servizio da Dublino a Berlino nei giorni scorsi: due donne sono state viste entrare e uscire per due volte dalla cabina di pilotaggio, senza che il personale di bordo o qualcun altro facesse qualcosa per fermarle.



La notizia, diffusa dall’Irish Mirror, ha fatto subito scattare le indagini da parte dell’organismo che si occupa dell’aviazione civile in Irlanda, paese in cui ha sede la nota compagnia aerea low-cost, confermando che sono in corso accertamenti. Da parte sua, Ryanair ha fatto sapere che sul volo viaggiavano tre dipendenti fuori servizio, noti al personale di bordo e riconoscibili dal codice di identificazione personale. Le regole, tuttavia, parlano chiaro: generalmente, è vietato a chiunque l’ingresso in cabina, a eccezione di pilota e co-pilota; il divieto riguarda anche il personale di bordo e permane nel caso in cui sia lo stesso comandante a invitare qualcuno di sua conoscenza a entrarvi.



Stando alla testimonianza di una passeggera, rilasciata all’Irish Indipendent, in due distinte occasioni le due donne sono entrate e uscite dalla cabina durante il volo partito dalla capitale irlandese, con destinazione Berlino: «Mio marito le ha viste – ha dichiarato la donna – e mi ha detto: quelle ragazze stanno uscendo dalla cabina. Più tardi, quando il capitano ci ha comunicato che eravamo pronti per la discesa, le due – che erano rientrate nell’area riservata al pilota e al suo assistente – sono uscite la seconda volta. Ridevano, scherzavano e si scattavano foto».



Il ricordo del disastro della Germanwings (il volo fatto precipitare sulle Alpi francesi dal co-pilota Andreas Lubitz, provocando 150 morti) è ancora troppo recente per non essere associato a una violazione così grave delle norme di sicurezza. Intanto, è in corso il dibattito sull’adeguamento delle regole a casi di esplicite volontà suicide da parte di chi ha il comando dell’aereo. Il sistema di chiusura dall’interno della cabina è stato cambiato dopo gli attentati alle Torri gemelle del 2001, reso necessario dal pericolo dirottamento. Ora, secondo i protocolli in vigore presso le compagnie americane, nella cabina devono obbligatoriamente essere presenti due persone. Il pilota o il suo assistente possono essere sostituiti da un membro del personale di bordo, purché un solo individuo non abbia il completo controllo sul velivolo. Niente di tutto questo in Europa, dove è possibile, e a volte accade, che le sorti di tutti i passeggeri di un aereo siano in mano a una sola persona. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero