«Per essere totalmente trasparente». Con questa motivazione Donald Trump Jr, il figlio primogenito del presidente degli Stati Uniti, ha diffuso via twitter...
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Per questo adesso le si analizzano riga per riga, si estrapolano frasi salienti, si ipotizzano "prove" di collusione o perfino tradimento. Saranno gli inquirenti a stabilirlo, per i quali è materiale preziosissimo, secondo alcuni osservatori perfino la tanto cercata "pistola fumante", la prova che l'entourage di Trump sapeva degli sforzi di Mosca a sostegno della sua candidatura. Lo sapeva forse persino il presidente, che fino ad ora ha negato contatti impropri, escluso collusioni, difeso a spada tratta i suoi collaboratori. Come oggi ha difeso suo figlio: non su twitter (gli è stato consigliato di rimanere alla larga su questa vicenda), ma affidando un breve messaggio alla vice portavoce della Casa Bianca Sarah Huckabee Sanders, che lo ha letto in apertura del quotidiano briefing con la stampa: «Mio figlio è una persona di alta qualità, io plaudo alla sua trasparenza». Niente più.
Perché adesso i termini «tradimento», «falsa testimonianza», evocati a cadenza quotidiana per mesi a Washington, sembrano per alcuni cominciare ad assumere contorni più concreti.
Il Messaggero