Il procuratore speciale Robert Mueller, a capo dell'inchiesta sul Russiagate, ha minacciato di emettere un mandato di comparizione per Donald Trump, nel corso di un incontro...
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Nel corso dell'incontro, a testimonianza del clima teso, l'ex avvocato di Trump, John Dowd, avrebbe riposto agli investigatori che l'inchiesta non era «un gioco», accusandoli di «interferire col lavoro del presidente degli Stati Uniti». Dowd ha poi rassegnato la sue dimissioni dal team legale di Trump una decina di giorni dopo quell'incontro. Ieri, in replica allo scoop del New York Times, che ha pubblicato l'elenco di oltre 40 domande che il procuratore Mueller intende porre al presidente Usa nell'ambito dell'inchiesta sulle presunte interferenze russe nelle elezioni del 2016, è intervenuto lo stesso Trump. In un tweet, il presidente ha definito «vergognoso» l'articolo del Nyt, negando di voler «ostruire la giustizia». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero