La cucina italiana in Russia come ambasciatore. «Questa apertura è anche da considerare come una sorta di buon augurio a superare l'embargo e le difficoltà...
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Il patron di Eataly ha poi sottolineato che «oltre il 90% dei prodotti confezionati in vendita» nel punto vendita moscovita «sono made in Italy 100%: quindi tutto il vino, tutto l'olio extravergine, tutta la pasta, tutti i nostri pomodori pelati, tutti i prodotti confezionati sia in vetro sia in carta». «Per quanto riguarda i prodotti freschi - aggiunge - abbiamo importato tutto quello che si poteva importare e, laddove non si poteva importare, lo abbiamo fatto qui». Nel polo gastronomico è ad esempio presente un piccolo caseificio: qui - ha detto Farinetti alla stampa - «con straordinari prodotti russi, abbiamo trovato latte e altri prodotti di altissima qualità, siamo riusciti a produrre» formaggi e latticini «con 100% di Italian savoir faire».
Poi aggiunge, Farinetti: «Gli ingredienti base della cucina italiana, come pomodoro e grano duro, sono prodotti d'importazione, ovvero degli immigrati, e sono arrivati da noi così come oggi da noi vengono per l'appunto i migranti: se non avessimo accolto quei prodotti oggi non avremmo la cucina italiana, che è frutto d'integrazione e contaminazione». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero