Un cumulo di rottami e lamiere, ventuno morti, tra cui tre bambini, e i sopravvissuti sotto choc. È ancora un bilancio provvisorio quello che arriva da Pokrov, in Russia,...
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Secondo quanto riportano i media russi, l'autobus, in viaggio dal Kazakistan a Mosca, si è fermato sui binari: alle 3.35 del mattino l'autista ha svegliato alcuni uomini per tentare di spingere il veicolo al sicuro, ma non ha ordinato agli altri passeggeri che dormivano di scendere. Ogni tentativo di spostare il bus si è dimostrato vano: quando si sono accorti del treno che sopraggiungeva era troppo tardi.
«La gente all'interno del bus stava dormendo - ha detto Rita Shlyakhtina, portavoce del governatore regionale - A bordo c'erano circa 50 persone. Il conducente ha chiesto aiuto e 34 persone sono scese per spingere l'autobus per spingerlo. Loro sono sopravvissuti. Quelli che sono rimasti in autobus sono morti». Secondo il ministero russo delle Situazioni di emergenza - riporta Interfax - sull'autobus c'erano 58 persone: 56 cittadini uzbeki e due autisti di nazionalità kazaka.
Alexander Kiryukhin, assessore regionale alla Sanità, ha detto all'agenzia Tass: «I sopravvissuti si trovano nelle nostre mani e a loro è stato offerto aiuto anche psicologico. Stiamo lavorando all'identificazione dei corpi. Quattro passeggeri feriti, due uomini, un bimbo di cinque anni e una bambina di due, sono stati portati all'ospedale distrettuale di Petushinskaya. Sono in condizioni gravi».
Un portavoce delle ferrovie russe ha dichiarato: «Un autobus passeggeri stava attraversando la linea ferroviaria vicino alla stazione di Pokrov quando il bus si è fermato. Il casellante ferroviario ha immediatamente segnalato un ostacolo sulla pista. Il macchinista ha usato i freni di emergenza, ma la distanza era troppo breve e ha travolto il bus». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero