Ruby, verso nuovo processo a Berlusconi: «10 milioni il silenzio delle olgettine, 7 a Ruby»

Ruby, verso nuovo processo a Berlusconi: «10 milioni il silenzio delle olgettine, 7 a Ruby»
La Procura di Milano chiude l'inchiesta Ruby ter a carico di Silvio Berlusconi e altri per altre 33 persone, tra cui molte delle ragazze che partecipavano alle serate di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La Procura di Milano chiude l'inchiesta Ruby ter a carico di Silvio Berlusconi e altri per altre 33 persone, tra cui molte delle ragazze che partecipavano alle serate di Arcore. Gli indagati devono rispondere, a vario titolo, di corruzione e falsa testimonianza.




Il fondatore di Forza Italia, individuato come il "corruttore", per assicurarsi il silenzio delle animatrici delle serate di Villa San Martino avrebbe versato 10 miloni di euro da novembre 2011 più cospicui benefit: case, macchine, visite mediche. La maggiore beneficiaria della generosità dell'ex Cavaliere, stando alle accuse, sarebbe proprio Karima el Mahroug: ammonta a 7 milioni di euro la cifra che le avrebbe versato Berlusconi per corromperla.



PAGAMENTI FINO A MARZO

Come si legge nell'avviso di chiusura indagini, nel corso dei processi Ruby e Ruby bis il Tribunale di Milano "individuava la falsità delle dichiarazioni di numerosi testi escussi in merito a una presunta attività prostitutiva nel corso delle feste a casa" dell'ex presidente del Consiglio. Esito elle indagini: 30 indagati per falsa testimonianza e 24 per corruzione in atti giudiziari. "L'accordo corruttivo - rilevano i magistrati - ha comportato l'esborso di illeciti pagamenti in danaro di oltre 10 milioni di euro oltre alla corresponsione di utilità quali concessione a titolo gratuito di case, pagamento di utenze, spese mediche, unitamente a doni di elevato valore economico quali autovetture". Gli esborsi accertati dalla Procura sono proseguiti fino al marzo scorso, quando i pm hanno interrotto il momitoraggio in vista della chiusura delle indagini.



STRALCIATI GHEDINI E LONGO

Nell'elenco delle ex Olgettine che si suppone siano state remunerate spicca il nome di Ruby, che aveva solo diciassette anni quando, la sera del 14 aprile 2010, varcò per la prima volta i cancelli di Villa San Martino. In base all'ipotesi l'ipotesi accusatoria vi è una "promessa corruttiva di 7 milioni di euro", buona parte dei quali sarebbero andati all'estero "attraverso gli uffici di Luca Risso", l'ex fidanzato che avrebbe riciclato il denaro in varie attivita. Mentre l'ex avvocato di Ruby, Luca Giuliante, viene ritenuto dagli investigatori una sorta di "amministratore" della ragazza, per la quale gestiva il trasferimento delle somme pagate da Berlusconi. "Non abbiamo trovato un bonifico o un trasferimento estero ma abbiamo prova che questo denaro in Messico c'è - spiega il pm Tiziana Siciliano - Abbiamo chiesto una rogatoria internazionale per valutare l'ammontare dei beni di Karima, tuttavia non abbiamo ancora i risultati".



Attualmente i rapporti tra Karima e Risso sono "di totale rottura, anche finanziaria", ai tempi del loro amore tuttavia sono riusciti a creare un piccolo impero sotto il sole del Messico: un ristorante, un pastificio, due edifici utilizzati come alloggi per i dipendenti delle attività più un appartamento. Nell'elenco degli indagati compaiono anche il funzionario di polizia Giorgia Iafrate, il giornalista Carlo Rossella, la guardia del corpo i Berlusconi Giuseppe Estorelli e il musicista Mariano Apicella. Stralciata invece la posizione degli storici legali di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini e Piero Longo, che risultavano indagati per corruzione in atti giudiziari. Per loro si preannuncia l'archiviazione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero