Accuse di incostituzionalità per il Rosatellum: respinto il ricorso a Firenze, ora tocca a Roma

Un'urna elettorale
Continuano i ricorsi contro la legge elettorale con cui l'Italia andrà al voto il prossimo 4 marzo. Oggi, il Tribunale civile di Firenze, con un'ordinanza del...

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Continuano i ricorsi contro la legge elettorale con cui l'Italia andrà al voto il prossimo 4 marzo. Oggi, il Tribunale civile di Firenze, con un'ordinanza del giudice Giuseppina Guttadauro, ha giudicato «inammissibile» il ricorso presentato dal deputato toscano Massimo Artini, ex M5S passato nel gruppo Alternativa Libera, contro il Rosatellum bis. Il ricorso del parlamentare è stato respinto per mancanza dei requisiti di «urgenza e di strumentalità cautelare».


Dopo Firenze, dove il tribunale civile ha rigettato il primo ricorso per incostituzionalità, il Rosatellum bis deve ora superare altri due ostacoli nei tribunali civili in cause analoghe promosse per ottenere un provvedimento cautelare d'urgenza 'ante causam' sul voto elettorale del 4 marzo. Stamani si è riservato il giudice del tribunale civile de L'Aquila, sezione diritti della persona, su un ricorso presentato da Stefano Moretti, presidente dell'Osservatorio Antimafia Regione Abruzzo e di Alternativa Libera Vasto (Chieti). Invece il 21 febbraio, alle ore 10, è fissata udienza al tribunale di Roma, davanti al giudice Riccardo Rosetti, 'sezione stranieri diritti della personà, per un terzo ricorso: questo è stato presentato da Eleonora Bechis, parlamentare di Alternativa Libera.
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Il Messaggero