Avrebbe avuto in passato molti guai con la giustizia per furti e rapine Sergio Papa, 35 anni, l'uomo di Refrontolo fermato ieri per l'omicidio a Rolle di Cison di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
È quanto trapela da fonti vicine agli investigatori, dalle quali emerge il ritratto di un uomo di cui gli anziani del paese avevano paura. Papa viene fatto indicato come l'autore di alcuni colpi violenti ai danni di pensionati, con il cui denaro si sarebbe pagato, si sussurra, le dosi di droga.
LEGGI ANCHE Annamaria e la paura svelata alle amiche: «Prima o poi mi uccidono»
Un vita fatta di liti con minacce ai vicini e resistenza ai militari, nonostante una famiglia alle spalle laboriosa e unita. I carabinieri sono arrivati sino a lui dalle tracce lasciate nel casale dei Nicolasi. A partire dalle celle telefoniche che il giorno del delitto hanno agganciato il cellulare di Papa nella zona di Cison.
LEGGI ANCHE Un solo killer per i coniugi, Loris è corso da Annamaria a torso nudo
Ai militari l'uomo, difeso dall'avvocato Piergiorgio Oss, avrebbe negato ogni addebito: «Quel giorno non ero a Rolle - avrebbe detto - non li ho uccisi io». Non trova conferme al momento la notizia, diffusa subito dopo l'arresto, che Papa, al quale il pm Davide Romanelli contesta l'accusa di omicidio volontario aggravato plurimo e violazione di domicilio, conoscesse bene l'abitazione della coppia avendovi lavorato come muratore. Domani Papa comparirà davanti al gip Gianluigi Zulian per la convalida del fermo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero