Trovato morto nell'oceano il sub Rob Stewart, stava girando un docufilm sugli squali

Rob Stewart
Mancavano pochi minuti alla mezzanotte italiana quando la notizia che nessuno avrebbe voluto ricevere è arrivata. Un corpo corrispondente alle descrizioni fatte da...

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Mancavano pochi minuti alla mezzanotte italiana quando la notizia che nessuno avrebbe voluto ricevere è arrivata. Un corpo corrispondente alle descrizioni fatte da familiari e soccorritori era stato rinvenuto nelle acque non lontane dalla zona della scomparsa di martedì scorso, da alcuni uomini che da giorni perlustravano l'oceano che si affaccia davanti a Islamorada, al largo delle Florida Keys. A dare la triste notizia il capitano Jeffrey Janszen, comandante della Guardia Costiera statunitense che, fin dal primo momento era stata Impegnata nella difficile operazione.


Il corpo di Rob Stewart è stato ritrovato a circa 300 piedi (circa 100 metri) dal luogo della sua ultima posizione conosciuta.  L'oceano, talvolta, mescola le carte e l'imponente squadra di soccorso messa in campo, costituita anche da volontari che, finora e loro malgrado non erano riusciti a trovare la vittima, stanno a dimostrarlo tanto che il povero sub era stato cercato in un'area grande quasi quanto lo stato del Connecticut.




Stewart, era scomparso martedì scorso quando, insieme ad un piccolo gruppo di sub era impegnato nelle riprese di quello che sarebbe dovuto essere lo scenario naturale del sequel del suo film documentario Sharkwater. Seppur giovanissimo, 37 anni, il canadese di Toronto, aveva alle spalle una notevole esperienza nel mondo della cinematografia subacquea e la sua passione per l'oceano e le sue creature, lo avevano portato ad immergersi ovunque, fianco a fianco con i grandi squali che tanto amava. Con la sua scomparsa se ne va una stella nascente della nuova cinematografia d'inchiesta. La famiglia, gli amici e il suo team avevano già approntato un ulteriore rete di aiuti ai soccorsi quando sono stati raggiunti dalla terribile notizia. Rob Stewart se ne va, inghiottito dal suo oceano. E gli squali, da stanotte, sono più soli. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero