L’intervista di Bruno Vespa a Salvo Riina «era pienissima di messaggi…forse l’intervista più pregna di messaggi degli ultimi anni». Lo...
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Per Saviano, Salvo Riina tra le righe asserisce pure che la vecchia guardia mafiosa non deve più pagare per le colpe delle nuove leve. Insomma, si dissocia dalle nuove generazioni che non rispettano i valori sacri, in primis la famiglia. «Tutto il racconto del figlio di Riina è il racconto di una famiglia unita, rigorosa, disciplinata. È un “io ricordo ed è importante saperlo”: quando Buscetta inizia a raccontare di cosa nostra a Giovanni Falcone, la prima cosa di cui parla è l’assoluta organizzazione disciplinata di cosa nostra, non potevano partecipare a cosa nostra persone che avevano genitori separati, che tradivano la moglie, che erano stato iscritti al pc o al partito nazionale fascista, e che erano omosessuali, erano delle regole ferree… (Riina) sta dicendo che loro sono una vecchia mafia che non c’è più. Sta parlando alle nuove generazioni, a Matteo Messina Denaro». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero