L'italiano Filippo Grandi sarà il nuovo capo di Unhc, l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati. Il portavoce...
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Il portavoce dell'Onu Stephane Dujarric ha reso noto che il Segretario Generale Ban Ki-moon ha informato l'Assemblea generale dell'intenzione di nominare Grandi al posto di Antonio Guterres a capo dell'agenzia che si occupa della più grande emergenza profughi dalla Seconda Guerra Mondiale.
«Un riconoscimento alle qualità e all'esperienza di Grandi e all'Italia su un tema chiave come quello dei rifugiati e dei profughi», ha commentato il premier Matteo Renzi. «Accogliamo questa notizia a Malta, nel corso del vertice sulle migrazioni cui l'Italia sta dando un contributo decisivo». Renzi sentirà nelle prossime ore Ban Ki-Moon.
Una lunga carriera all'interno delle Nazioni Unite, 58 anni, milanese, Filippo Grandi ha trent'anni di impegno nella cooperazione internazionale, 27 dei quali come funzionario delle Nazioni Unite. Grandi è stato fino all'anno scorso commissario dell'Unrwa, l'agenzia che si occupa di assistere i profughi palestinesi. La sua lunga carriera lo ha portata concentrarsi sui temi dei rifugiati e sulle operazioni umanitarie: il lato umano di tutti i più grandi conflitti degli ultimi tre decenni. Grandi raccoglierà il testimone dell'ex premier portoghese Antonio Guterres alla guida di Unhcr - uno staff di 10 mila persone al lavoro in 123 Paesi e all'attivo due premi Nobel nel 1954 nel 1981 - in un momento cruciale nei 65 anni di vita dell'agenzia. Ci sono circa 60 milioni di profughi nel mondo che includono 40 milioni di sfollati all'interno dei confini della loro patria e cinque milioni di palestinesi che fanno capo a una altra agenzia, l'Unrwa, UN Relief and Works Agency, di cui l'italiano è stato a capo fino al 2014.
È una crisi che ha uno dei suoi epicentri nel Mediterraneo e che, per quel che riguarda il contrasto ai trafficanti di persone, i cosiddetti scafisti, vede l'Italia al comando della missione europea EuNavFor Med (Sofia). Negli anni all'Unrwa da vice commissario e poi come numero uno, Grandi ha fatto fronte a crisi importanti come la guerra del 2006 in Libano, la distruzione del campo di Nahr el-Bared nel 2007, il conflitto a Gaza del 2009 e la guerra civile in Siria, dove si trovavano 550 mila profughi palestinesi sotto l'ombrello dell'Unrwa.
Tutto è cominciato nel 1984: dopo la laurea alla Statale e il servizio civile con Amnesty International, Filippo Grandi era partito volontario con il Catholic Relief Service, per aiutare i profughi cambogiani nella Thailandia nord orientale: esperienza che segnò l'inizio dell'impegno di una vita.
Il Messaggero