Pordenone, «Faccio due passi»: si perde sulle montagne mentre infuria il temporale

Si perde nel bosco mentre infuria il temporale: soccorso ad Aviano
Si perde sulle montagne sopra Giais di Aviano e lancia l'allarme chiamando il Nue 112 col telefonino. Sono le 21 di ieri, domenica 6 maggio, quando la sua telefonata...

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Si perde sulle montagne sopra Giais di Aviano e lancia l'allarme chiamando il Nue 112 col telefonino. Sono le 21 di ieri, domenica 6 maggio, quando la sua telefonata arriva alla sala operativa dei vigili del fuoco di Pordenone. I pompieri riescono a spiegargli come visualizzare le coordinate gps dal cellulare e individuano così la zona esatta dove si trova l'escursionista in difficoltà, un uomo di 38 anni di Catania, F.B. le sue iniziali. 


Dal comando di Pordenone parte subito una squadra speleo alpino fluviale che, dopo aver percorso un tratto di strada forestale con un fuoristrada, procede a piedi per altri 400 metri di dislivello sotto un forte temporale, sotto la tempesta, in direzione Casera Valfredda. I vigili del fuoco riescono poi a trovare il 38enne in buone condizioni, solo un po' infreddolito: era nel bosco, finito fuori dal sentiero. L'uomo viene coperto con un telo termico per evitare l'ipotermia; l'escursionista inizia allora la discesa insieme ai tre vigili del fuoco che lo hanno ritrovato. 

Il cittadino di Catania aveva raggiunto i monti di Aviano con alcuni familiari e nel pomeriggio era uscito a due passi nei dintorni, nei boschi di Giais; è allora che è stato colto prima dal buio e poi dal temporale: ai familiari ha comunicato di essere caduto e di aver perso l'orientamento.

Alle ricerche ha collaborato una squadra di tecnici del Cnsas di Pordenone che si è incamminata in direzione del disperso; il 38enne era a quota 840 metri. Alle ricerche hanno preso parte alcuni familiari del catanese: due di questi sono stati raggiunti e accompagnati al sicuro dai tecnici del Cnsas da Casera Polo Friz, sopra l'abitato di Selva di Aviano, dove erano usciti in perlustrazione. Le operazioni si sono concluse dopo la mezzanotte; vi hanno preso parte undici tecnici del Cnsas di Pordenone.
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Il Messaggero