Città del Vaticano - Dopo un restauro durato quattro anni che ha coinvolto una ventina di professionisti diretti dai restauratori vaticani, la celebre Galleria delle Carte...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Correva l’anno 1581, quando la Galleria delle Carte Geografiche venne inaugurata nel Palazzo Apostolico. Quaranta tavole geografiche dislocate lungo le pareti. Raffigurano le regioni d’Italia con le isole maggiori (Sicilia, Sardegna, Corsica) e quelle minori (Tremiti, Elba, ma anche Malta e Corfù). Ci sono le quattro maggiori città portuali (Genova e Venezia, Civitavecchia e Ancona) situate nella parete d’ingresso insieme alla riproduzione cartografica delle due Italie: quella antica e quella moderna. Fu il pontefice di allora, Gregorio XIII, a volerle realizzare e per farlo chiamò a Roma il matematico, geografo e cosmografo domenicano Ignazio Danti, insieme al fiammingo Van Ortel considerato lo scienziato più bravo e più celebre in Europa nella teoria e nella pratica della restituzione cartografica. Fu Ignazio Danti a progettare le quaranta carte geografiche ad affresco, messe in figura da un team di pittori guidati da Girolamo Muziano con Cesare Nebbia e i due fratelli paesisti Paul e Mathias Bril fra gli altri. In tutto centoventi metri lineari, tanto misurano le pareti della Galleria.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero