Renzi: tagli per 20 miliardi, risorse per l'istruzione. Salotto buono? Meglio investimenti veri

Matteo Renzi
I tagli saranno non per 17 ma per 20 mld per investire in istruzione e ricerca senza aumentare tasse. Lo dice il premier Renzi in un'intervista al direttore del Sole 24 ore,...

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I tagli saranno non per 17 ma per 20 mld per investire in istruzione e ricerca senza aumentare tasse. Lo dice il premier Renzi in un'intervista al direttore del Sole 24 ore, Roberto Napoletano. Il governo valuterà tagli non lineari del 3% per ciascun ministero. E sul lavoro la direzione è contratto a tempo indeterminato flessibile.




Le critiche al salotto buono «Preferisco che arrivi qualcuno dall'estero con soldi veri» a creare posti di lavoro «a certi presunti capitalisti italiani che hanno finto di fare investimenti e invece da trent'anni son sempre loro, quelli del salotto buono», ha poi detto il premier a Rtl. «Non me ne frega niente di chi sei amico», afferma.
«Bisogna cambiare e non si può continuare a vivere di totem ideologici e tabù ma la parola magica» per il lavoro «è aprire il Paese a investimenti italiani e esteri». «Il posto - spiega il premier - non si crea semplicemente cambiando le regole» ma stimolando investimenti.



Siria e Iraq Ma Renzi parla anche di esteri e Medio Oriente: «Spero che già nel vertice Nato ci sia la consapevolezza di intervenire in Siria ed Iraq in modo sempre più deciso perché non è possibile pensare di assistere a un genocidio come quello in atto». «Bisogna reagire con grande determinazione e spero che già da domani si possa dare un segnale in questa direzione. Spero che già dal vertice Nato, domani e dopodomani, ci sia la piena consapevolezza del bisogno di intervenire in Siria ed Iraq in modo sempre più deciso perché non è possibile pensare che si accetti un genocidio come quello che sta avvenendo».



La decapitazione di Sotloff Di fronte all'esecuzione del giornalista americano Steven Sotloff «provo un'emozione, commozione, rabbia, indignazione che credo siano di tutti. Vedere sgozzare una persona, un giornalista, ti lascia fuori di testa», sottolinea il premier. «Siamo per la libertà dell'uomo contro gli sgozzatori, contro chi uccide i bambini - sottolinea - Quando senti certe cose, che stanno al di là di ogni ragionevolezza, ti viene in mente di dire che l'Europa non può essere solo un insieme di vincoli». «Di fronte a un giornalista sgozzato o una donna violentata non possiamo girarci dall'altra parte. E l'Italia deve ricordarsi di quello che è: un Paese che ha sempre dato dei valori, prima di preoccuparsi dello spread, delle virgole, dei parametri. Siamo visti come un faro di civiltà: non lo buttiamo via», afferma il premier.
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Il Messaggero