Matteo Renzi a testa bassa contro la Lega e Matteo Salvini. L'ex segretario del Pd torna sulla sentenza della Cassazione che ha ordinato di sequestrare i fondi del Carroccio:...
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«Questo grande richiamo all'onestà - incalza Renzi - sembra venire meno. Avevano promesso che sarebbero venuti in Parlamento a riferire. Stiamo aspettando che il ministro Salvini venga a raccontare che fine hanno fatto i soldi della Lega. Nel frattempo che è impegnato a chiudere i porti bisognerebbe che aprisse il portafoglio perché quei soldi non sono della Lega sono dei cittadini».
Renzi passa poi ai temi del decreto dignità e attacca il governo: «E' meglio chiamarlo decreto disoccupazione, decreto lavoro in nero o decreto gelosia. Perché il vicepremier Di Maio, molto geloso della grande visibilità del collega Salvini, ha insistito e puntato i piedi per una serie di norme che ancora non abbiamo visto perché non sono arrivate all'attenzione del Parlamento, nelle quali, di fatto, anziché colpire la disoccupazione si va a colpire chi produce posti di lavoro». Lex leader dem ricorda i dati Istat che parlano di «record storico di occupati in Italia». «Con il job act si sono creati posti di lavoro - afferma - adesso l'obiettivo è creare posti per il reddito di cittadinanza, ha una sua coerenza. La linea di Di Maio è quella di non aiutare a creare lavoro, ma avere più clienti per questo meraviglioso reddito di cittadinanza, che per ora non pare pervenuto. Loro parlavano di primo consiglio di ministri». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero