Renzi: «Pd perno del prossimo governo: io non metto veti»

«La legge elettorale che il Parlamento ha approvato impone le coalizioni. Io condivido il discorso di Gentiloni: il Pd deve essere il perno del prossimo governo». Lo...

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«La legge elettorale che il Parlamento ha approvato impone le coalizioni. Io condivido il discorso di Gentiloni: il Pd deve essere il perno del prossimo governo». Lo dice Matteo Renzi alla conferenza programmatica del Pd. «Io i veti non li metto e chiedo al Pd di non metterli nei confronti di nessuno, di superare gli insulti che abbiamo ricevuto perché non si vive di risentimenti o di rancore. Siamo in totale e trasparente disponibilità. Ma per le prossime elezioni sono più importanti i voti dei veti». 


«Siamo una squadra: il problema non è chi di noi sarà al governo ma se ci saremo noi o ci saranno gli altri - spiega - L'unica cosa ce mi interessa è riportare il Pd al governo del Paese».

«Ho vissuto con dolore il fatto che il presidente del Senato abbia lasciato la tessera del Pd e mi dispiace, non dobbiamo fare polemiche con la seconda carica dello Stato. Ma non possiamo accettare che si dica che la fiducia è un atto di violenza: non lo è stato, un atto di violenza», aggiunge Renzi. «No a un vocabolario da ultrà: non è violenta la fiducia, non è vigliacco chi non la pensa come te, non è eversiva una mozione parlamentare approvata con il parere del governo. Le parole sono importanti, diceva Moretti».

«Il Pd è una parte delle istituzioni, perciò abbiamo scelto di non replicare agli attacchi, anche quando ci dicevano che pezzi delle istituzioni creavano prove false per arrestare il padre dell' allora presidente del Consiglio, o per attaccare me». 

 


«Dobbiamo abbassare le tasse per chi dà lavoro e per le famiglie». Matteo Renzi dedica un ampio passaggio del suo intervento conclusivo alla conferenza programmatica del Pd su questo tema. «Il jobs act ha funzionato, creando 970 mila posti di lavoro perchè c' erano incentivi per chi assume. La soluzione non è il reddito di cittadinanza per tutti ma sono i nuovi posti di lavoro, 970 mila posti di lavoro». «Il modello, ti tasso se metti i soldi in tasca non crea posti di lavoro. Invece, se ad un 50enne che ha perso il posto di lavoro dai un altra possibilità, rendi il Paese più tranquillo. Ridurre le tasse a chi crea posti di lavoro, ridurli alle famiglie, che hanno un secondo figlio e si avvicinano al livello di povertà deve essere l' obbiettivo della prossima legislatura», ha concluso Renzi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero