Renzi in udienza privata da Papa Francesco con la moglie Agnese e i figli

Renzi in udienza privata da Papa Francesco con la moglie Agnese e i figli
CITTA’ DEL VATICANO – Trenta minuti di colloquio, regali low profile, battute amichevoli, compreso una frase scherzosa del Premier Renzi rivolta al Papa che evoca il Grande...

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CITTA’ DEL VATICANO – Trenta minuti di colloquio, regali low profile, battute amichevoli, compreso una frase scherzosa del Premier Renzi rivolta al Papa che evoca il Grande Puffo.




«La volta precedente, quando ci siamo visti, le ho portato un disegno di mia figlia che la raffigurava vestito di azzurro. I miei figli hanno commentato che avrebbe dovuto essere disegnato di bianco, altrimenti sembrava il Grande Puffo. Stavolta, Santità, niente disegni». Bergoglio sorrideva e replicava alla simpatia, mentre fuori dalla biblioteca apostolica attendevano la moglie Agnese, i tre figli e i ministri Gentiloni e Del Rio. Anche con il ministro Del Rio, quando successivamente si sono riaperte le porte e sono stati presentati i membri della delegazione as Francesco, c’è stato un secondo round di battute.



Al momento di presentarlo al pontefice assieme alla moglie, il premier ha detto:
«Loro hanno nove figli». E il Papa ha commentato: «Avete vinto il campionato!». «Anche la Champions League», ha chiosato Renzi. La mattinata in Vaticano è scandita da un clima familiare. Renzi è giunto in Vaticano alle 10.45 per la prima udienza ufficiale accolto dal prefetto della Casa pontificia, monsignor Georg Gaenswein ("Che piacere rivederla”).



Agli addetti del cerimoniale il premier ha aggiunto:
«Sono mortificato a sbagliare il protocollo ma il Papa l'altra volta mi ha autorizzato a sbagliare sul protocollo». «Non c'è problema», ha commentato sottovoce. «Questa volta sua eccellenza Gaenswein mi ha spiegato bene cosa fare», ha aggiunto Renzi.



Matteo Renzi ha regalato al Papa una cassa di vin santo dalla valle del Chianti,
«per la messa e non solo», a conclusione dell'udienza, Bergoglio ha ricambiato con la sua esortazione apostolica Evangelii Gaudium e la consueta medaglia dell'Angelo della pace: «Lei lavora per la pace», ha commentato. E Renzi ha assicurato che la avrebbe messa sul suo tavolo di lavoro a palazzo Chigi: «La lasciamo sulla scrivania».



Al momento di accomiatarsi, Renzi ha ringraziato il Papa, che lo ha ringraziato a sua volta. E, prima di lasciarlo uscire dalla biblioteca, gli ha sussurrato un'ultima raccomandazione all'orecchio.
«Poi magari la cito senza dire la fonte», ha commentato Renzi Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero