«Può essere normale fare polemiche assurde sul niente?», ha detto il premier Matteo Renzi alla Reggia di Caserta, con riferimento alle tensioni in atto con il...
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«L'Italia deve farsi sentire e far capire, con la gentilezza che le è propria, che è finito il tempo in cui ci telecomandavano da fuori», ha poi ribadito Renzi.
Il premier ha quindi toccato il tema del lavoro e degli statali: «Non capisco le polemiche dei sindacati dopo che abbiamo detto che chi viene sorpreso a timbrare il cartellino e andare via deve essere licenziato in 48 ore», ha detto.
«Ogni investimento in cultura aiuta il nostro Paese a togliersi di dosso la rassegnazione. Spesso raccontiamo l'Italia solo per quello che non va. E anche in questo territorio c'è tanto che non va e va combattuto, ma c'è anche tanto di buono e quel tanto di buono va valorizzato», ha poi sottolineato il premier. «Dobbiamo far sì che ogni investimento in cultura sia considerato un valore», ha aggiunto. E parallelamente portare avanti «il fondamentale lavoro che come istituzioni stiamo facendo per portare avanti una grande battaglia per la legalità». «Lo Stato è qui per dire che non lasciamo Caserta da sola e per dire che l'operazione sui direttori dei musei non è solo maquillage manageriale ma un grande investimento sul futuro di questa terra», ha sottolineato. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero