Renzi contestato in Lombardia dagli operai della Fiom: lancio di uova e ortaggi

Renzi contestato in Lombardia dagli operai della Fiom: lancio di uova e ortaggi
Dalle uova di Ferrara agli ortaggi di Bergamo. Dopo la contestazione subita il 3 ottobre in Emilia al Festival di Internazionale, Matteo Renzi non ha incontrato miglior sorte oggi...

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Dalle uova di Ferrara agli ortaggi di Bergamo. Dopo la contestazione subita il 3 ottobre in Emilia al Festival di Internazionale, Matteo Renzi non ha incontrato miglior sorte oggi pomeriggio in Lombardia.


Il presidente del Consiglio sta arrivando in macchina alla fabbrica Persico di Nembro, dove è ospite all’assemblea territoriale di Confindustria, e alcune centinaia di manifestanti lo aspettano davanti ai cancelli: al passaggio dell’auto, con Renzi c’è anche il sottosegretario Graziano Delrio, parte il lancio di verdura. Urla, fischi, qualche petardo, insalata, farina e finocchi lanciati contro la vettura.

Il presidio è stato organizzato dalla Fiom per protestare contro il disegno di legge delega sul lavoro (approvato dal Senato e ora in discussione alla Camera) e in particolare contro la riforma dell’Articolo 18 dello Statuto dei lavoratori.



I manifestanti (bandiere della Fiom e di Rifondazione comunista), sorvegliati dalle forze dell’ordine in tenuta antisommossa, si sono rivolti al premier urlando: “Compagno Renzi vieni con noi”, “Renzi, l'articolo 18 non si tocca!”, “Vieni a parlare con i lavoratori”!”. Qualche manifestante ha anche rimproverato il presidente del Consiglio per non essere ancora andato a Genova, piegata dai danni dell’ultima alluvione. Renzi non si è fermato e ha proseguito verso l’interno della fabbrica. A riceverlo, il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni e il sindaco di Bergamo Giorgio Gori. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero