«I magistrati della procura generale egiziana hanno consegnato tutta la documentazione richiesta dalla procura di Roma con la rogatoria del settembre scorso». È...
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Il comunicato è stato emesso oggi a conclusione del vertice, cominciato ieri pomeriggio nella scuola di polizia di via Guido Reni, per fare il punto della situazione sulle reciproche inchieste. «Nel corso del quinto incontro tra i due uffici - è scritto nella nota - la delegazione italiana (rappresentata dal procuratore Giuseppe Pignatone e dal sostituto Sergio Colaiocco ndr) ha riferito alle Autorità del Cairo (guidata dal procuratore generale della Republlica Araba d'Egitto Ahmed Nabil Sadek ndr), consegnando la relativa documentazione, quanto emerso dagli accertamenti dalle stesse richiesto in ordine ai conti correnti bancari intestati a Giulio Regeni in Italia e nel Regno Unito». «Entrambe le parti - è detto nel comunicato - hanno assicurato che la collaborazione continuerà attraverso lo scambio di atti di indagine fino a quando non sarà raggiunta la verità in ordine a tutte le circostanze che hanno portato alla morte di Giulio Regeni».
Nel corso del vertice sul caso Regeni, la delegazione egiziana ha «consegnato - si legge nel comunicato congiunto dei magistrati romani e egiziani - il verbale delle dichiarazioni rese dal capo dei sindacati indipendenti degli ambulanti del Cairo da cui emerge come lo stesso abbia spontaneamente riferito alla polizia dei contatti da lui avuti con Giulio Regeni fino al 22 gennaio 2016». Gli egiziani hanno anche «consegnato un video dell'incontro avvenuto ai primi di gennaio tra Regeni e il capo dei sindacati indipendenti degli ambulanti del Cairo realizzato da quest'ultimo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero