Giulio Regeni, il ricercatore friulano morto dopo essere stato torturatoin circostanze misteriose in Egitto, fu fotografato da uno sconosciuto l'11 dicembre scorso...
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I tre ricercatori sentiti oggi lavorano presso l'American University del Cairo, la stessa in cui Regeni era impegnato in studi sulla situazione socio- economica dell'Egitto alla luce dei cambiamenti avvenuti dopo la cosiddetta Primavera Araba. I tre testimoni, a loro volta impauriti e rientrati in tutta fretta in Italia dopo la morte del loro amico-collega, hanno ricostruito il quadro di relazioni e il contesto ambientale in cui lavorava e viveva Regeni.
Parlando dell'episodio della foto scattata al friulano, probabilmente unico occidentale presente all'assemblea, da un soggetto definito dal ricercatore fuori dal contesto della riunione sindacale, i tre ricercatori hanno aggiunto che quella circostanza lo aveva scosso, anche se, dopo il rientro al Cairo successivo alle vacanze natalizie, sembrava meno preoccupato. Gli stessi testimoni hanno anche aggiunto di non aver mai avuto la sensazione di trovarsi, nonostante il clima teso che regna al Cairo, in situazione di pericolo.
Oggi, intanto, la delegazione di investigatori italiani inviati nella capitale egiziana ha svolto un sopralluogo, insieme con gli omologhi del Cairo, dove è stato trovato il cadavere di Regeni.
Nel frattempo il feretro di Regeni è arrivato questa sera a Fiumicello, in provincia di Udine, paese di origine del ricercatore.
Gennaro Gervasio, docente all' università britannica del Cairo e l'ultima persona a parlare al telefono con Regeni, è stato sentito per circa tre ore in procura, a Roma, dal pm Sergio Colaiocco, titolare dell'inchiesta giudiziaria.
Gervasio è la persona che la sera del 25 gennaio aveva un appuntamento alle 20 con Regeni per andare a cena, appuntamento al quale il giovane non è mai arrivato. Il docente universitario è anche lo stesso che diede l'allarme sulla scomparsa di Regeni.
L'audizione di Gervasio si è tenuta alla presenza di due carabinieri del Ros. Lasciando piazzale Clodio, Gervasio, una sorta di tutor di Regeni, non ha rilasciato dichiarazioni. Il pm Colaiocco ha ora in programma altre audizioni di conoscenti del giovane ucciso in Egitto.
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Il Messaggero