Referendum, il governo: pronti alla trattativa. Ma non sul fisco

Referendum, il governo: pronti alla trattativa. Ma non sul fisco
«L'esito del referendum in Lombardia e Veneto conferma l'importante richiesta di maggiore autonomia per le rispettive regioni. Il governo, come ha sempre...

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«L'esito del referendum in Lombardia e Veneto conferma l'importante richiesta di maggiore autonomia per le rispettive regioni. Il governo, come ha sempre dichiarato anche prima del voto di oggi, è pronto ad avviare una trattativa». Lo afferma Gianclaudio Bressa, sottosegretario per gli Affari regionali, alla chiusura dei seggi elettorali in Lombardia e Veneto.


Bressa annuncia che l'esecutivo è proto ad avviare una trattativa «per definire le condizioni e le forme di maggiore autonomia e le relative, necessarie, risorse finanziarie, come del resto sta già avvenendo con la regione Emilia Romagna, che ha già approvato una legge di attuazione dell'articolo 116 comma III della Costituzione».

Resta certo che in ogni caso non si parlerà mai di autonomia fiscale. Perché la Costituzione (articoli 116 e 117) non prevede questa materia fra quelle di competenza delle Regioni a statuto ordinario. Per consentire che la Lombardia o il Veneto o l'Emilia o qualcuna delle altre 12 regioni ordinarie possano «tenersi le tasse prodotte sul territorio», come chiedono gliautonomisti, bisognerebbe prima cambiare la Costituzione. 

La Carta attribuisce infati alle regioni un raggio d'azione in un elenco dettagliato di 23 comparti che spaziano dai rapporti con l'Ue all'energia alle grandi reti di trasporto, agliaeroporti, alla previdenza complementare e alle casse di risparmio e rurali. Ma fissa anche dei paletti stabilendo che le Regioni ordinarie possono fissare delle regole in questi settori ma dentro una cornice nazionale. In concreto dunque Lombardia e Veneto, come del resto ha già fatto l'Emilia Romagna con una semplice lettera senza spendere milioni per indire un referendum, potranno ora ottenere dal governo l'apertura di un tavolo di trattativa per un aumento del grado di autonomia su alcune materie. Fisco comunque escluso. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero