«Pur avendo bevuto molto e trovandosi in uno stato di non piena lucidità, era pienamente in grado di esprimere un valido consenso al rapporto sessuale e lo ha...
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La giovane incontra in un locale di Ravenna il 26enne romeno e il 27enne senegalese. Ha bevuto parecchio, non si regge in piedi, e viene portata via dal posto, a spalla, verso l'una e trenta e trasferita in una casa in centro in auto. Durante il tragitto vomita. Arrivata nell'abitazione, si addormenta sul divano dopo due docce gelate durante le quali è praticamente incosciente e, mentre la lavano e la riprendono in video, è vestita solo della biancheria. Con lei e i due giovani c'è anche un' amica della ragazza che, in questi giorni, è stata indagata per favoreggiamento e sarà interrogata in procura a metà mese.
Le indagini infatti proseguono. Il rapporto sessuale avviene poco prima delle 4 e 30 dopo che, alle 4 e 05, la ragazza aveva scambiato un sms con la madre. Poco dopo il fatto, intorno alle 5 del mattino, la 18enne scende in strada e aiuta i ragazzi a ripulire l'auto dal suo vomito. Tutte azioni che - secondo i giudici - non sono «compatibili con uno stato di incoscienza totale o coma etilico». In più, «tra la fase acuta dell'ubriachezza e il rapporto sessuale, trascorre un arco di tempo di tre ore circa», spiegano nelle motivazioni, «al termine del quale lei compie comportamenti idonei a farla ritenere in sé» dopo due docce gelate e un caffè amaro.
In merito al contenuto della denuncia, presentata il 13 ottobre dalla giovane, i giudici hanno scritto che «non si dubita che la 18enne abbia davvero ricordi poco lucidi della serata e che abbia forse maturato pentimento o rammarico per il rapporto sessuale consumato in quel modo, con persona poco conosciuta, in un momento di confusione totale dovuta al consumo eccessivo di alcol, davanti ad altri amici che hanno filmato l'accaduto e inconsapevole del destino di quei filmati».
Il Messaggero