Dopo oltre 36 ore di riflessione, e dopo aver analizzato immagini e sentito testimoni, la Procura di Napoli Nord si muove ufficialmente e iscrive nel registro degli indagati, per...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Un fatto accaduto nella strada principale della cittadina dell'hinterland partenopeo, Corso Durante, dove è ubicata la Gioielleria Corcione, nell'orario della quotidiana passeggiata di migliaia di persone, tra cui tantissimi bambini vestiti da carnevale. Per gli inquirenti il gioielliere, che deteneva legalmente l'arma usata, avrebbe reagito in modo legittimo alle minacce di Ottaiano, eccedendo però nella reazione.
Di certo, nella ricostruzione della Procura, Corcione non voleva uccidere il rapinatore. «C'era una situazione di pericolo concreto - ha spiegato l'avvocato dell'orefice, Luigi Ferrante - e se sarà confermato che il mio cliente si è trovato davanti a quattro persone armate, anche in una situazione di pericolo imminente». Il legale ha poi fatto sapere che il gioielliere «è provato per quello che è successo, ma anche tranquillo e fiducioso nel lavoro che sta svolgendo la magistratura».
Il video da YouTube (Il Meridiano)
Tra domani e mercoledì dovrebbe inoltre tenersi l'autopsia sul corpo di Ottaiano, cui potrebbe prendere parte anche un perito nominato dall'indagato.
Il Messaggero